mercoledì, 28 settembre 2022

Comunicato stampa

OperaLombardia
Un teatro da 4200 posti per il futuro dell’opera
Cinque grandi titoli per la Stagione 2022/23

NOVITÀ! Introduzione del progetto Open – L’opera accessibile

Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo, Fondazione Teatro Grande di Brescia, Teatro Sociale di Como AsLiCo, Fondazione Teatro Amilcare Ponchielli di Cremona e Fondazione Teatro Fraschini di Pavia continuano la collaborazione per una grande stagione d’opera. In programma: Don Giovanni di W.A. Mozart, Norma di Vincenzo Bellini, La Gioconda di Amilcare Ponchielli, La Traviata di Giuseppe Verdi, Napoli milionaria! di Nino Rota.

OperaLombardia: cinque Teatri di tradizione (la Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo, il Teatro Grande di Brescia, il Teatro Sociale di Como / AsLiCo, il Teatro Ponchielli di Cremona, il Teatro Fraschini di Pavia), tra i più belli del Nord Italia, procedono uniti per comunicare all’unisono la stagione 2022/2023, un cartellone affrontato e proposto sempre in maniera virtuosa, un fiore all’occhiello che fa sistema sul territorio, grazie al prezioso sostegno del Ministero della Cultura, di  Regione Lombardia e Fondazione Cariplo.

Giovedì 29 settembre il Teatro Sociale di Como inaugura la stagione con Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart, con la regia di Mario Martone, ripresa da Raffaele Di Florio, sotto la direzione del M° Riccardo Bisatti, giovane direttore classe 2000 che debutta nel circuito di OperaLombardia.

Venerdì 30 settembre debutta Norma di Vincenzo Bellini al Teatro Grande di Brescia con la regia affidata allo sguardo femminile di Elena Barbalich, mentre il direttore sarà Alessandro Bonato.

Il Teatro Ponchielli di Cremona ospiterà due debutti.

Dopo moltissimi anni, torna in scena nel Circuito La Gioconda (venerdì 4 novembre). A mettere in scena il dramma veneziano di Amilcare Ponchielli sarà il regista, scenografo e costumista Filippo Tonon, che vanta una lunga esperienza come assistente alla regia di importanti registi d’Opera come Zeffirelli, Pizzi, De Ana, prima di lavorare come regista nei principali teatri d’opera, mentre a dirigere l’Orchestra della Fondazione Arena di Verona sarà Francesco Ommassini.

Venerdì 2 dicembre esordisce il terzo titolo della trilogia popolare di Giuseppe Verdi per cui Opera Lombardia aveva indetto un concorso internazionale di regia per under35. Il bando, rivolto ad un team creativo under35 di cittadinanza europea, ha visto la partecipazione di 50 progetti provenienti da tutta Europa, valutati da una Commissione internazionale. Regista vincitore per La Traviata è Luca Baracchini, affiancato da un altrettanto giovane direttore, Enrico Lombardi.

Nel frattempo, a Pavia, al Teatro Fraschini venerdì 18 novembre inizierà la tournée Napoli milionaria!, opera scritta da Nino Rota per il Festival di Spoleto nel 1977. La celebre commedia, portata sul grande schermo dallo stesso Eduardo De Filippo già nel 1950, viene riproposta nell’allestimento del Festival della Valle d’Itria di Martina Franca. Sul podio il giovane direttore americano James Feddek, recentemente nominato Direttore principale dell’orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano, la regia invece porta la firma di Arturo Cirillo, regista e attore napoletano con una spiccata sensibilità per la musica.

Ogni produzione vede come sempre la partecipazione dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali ed il Coro di OperaLombardia.

Il Circuito di OperaLombardia da molti si dimostra in un sistema virtuoso.

Grazie alla condivisione di idee, risorse, progetti, palinsesti, e al prezioso supporto del Ministero della Cultura, Regione Lombardia e Fondazione Cariplo, il circuito non solo valorizza ogni anno una stagione lirica unica ed originale, realizzata con una ricerca artistica meticolosa, ma diventa altresì polo aggregatore dei saperi di ogni Teatro, permettendo anche di promuovere e valorizzare, oltre alle singole stagioni,  le città come mete di un turismo territoriale ricco di storia e tradizioni, beni paesaggistici e artistici da visitare.

OPEN – L’OPERA ACCESSIBILE

Il progetto OPEN, nato presso la Fondazione del Teatro Grande di Brescia nel 2017 grazie al coordinamento della Prof.ssa Elena Di Giovanni dell’Università degli Studi di Macerata, ha come obiettivo quello di avvicinare i disabili sensoriali (visivi e uditivi) alle attività di spettacolo e al teatro attraverso l’utilizzo di audiodescrizioni, itinerari multisensoriali e materiali di approfondimento che siano di ausilio per la comprensione delle rappresentazioni.

Sulla base dell’importante esperienza maturata a Brescia, a partire da quest’anno alcuni teatri del Circuito Opera Lombardia accoglieranno il progetto OPEN della Fondazione Teatro Grande.

La formula mira a una fruizione più inclusiva dello spettacolo d’Opera, un passo importante nel mondo dell’accessibilità che il Circuito Opera Lombardia ritiene fondamentale e che vuole ampliare nei prossimi anni.

Nella Stagione 2022 il progetto OPEN a Brescia verrà realizzato per tutti i titoli d’Opera e farà il suo debutto all’interno della programmazione del Teatro Sociale di Como e del Teatro Ponchielli di Cremona, in occasione delle rappresentazioni de La Traviata di Giuseppe Verdi.

INFO

Tutte le informazioni sul sito www.operalombardia.it e sulla pagina facebook operalombardia

Como, Teatro Sociale – 29 settembre e 1 ottobre
Pavia, Teatro Fraschini – 7 e 9 ottobre
Brescia, Teatro Grande – 14 e 16 ottobre
Cremona, Teatro Ponchielli – 21 e 23 ottobre

Don Giovanni
ossia il dissoluto punito

Dramma giocoso in due atti KV 527. Musica di Wolfgang Amadeus Mozart.
Libretto di Lorenzo da Ponte.
Prima rappresentazione: Praga, Nationaltheater, 29 ottobre 1787

Don Giovanni Guido Dazzini
Don Ottavio Didier Pieri
Commendatore Pietro Toscano
Donna Elvira Marianna Mappa
Donna Anna Elisa Verzier
Leporello Adolfo Corrado
Masetto Francesco Samuele Venuti
Zerlina Gesua Gallifoco

Direttore Riccardo Bisatti
Regia Mario Martone

Ripresa da Raffaele Di Florio
Scene e Costumi Sergio Tramonti
Luci Pasquale Mari
Coreografa Anna Redi

Assistente alle scene Barbara Bessi
Assistente ai costumi Concetta Nappi
Assistente alle luci Gianni Bertoli

Maestro al fortepiano Hana Lee
Maestro del coro Diego Maccagnola

Coro OperaLombardia

Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano

Coproduzione Teatri di OperaLombardia, Fondazione Teatro Regio di Parma, Fondazione I Teatri di Reggio Emilia

Allestimento Teatro di San Carlo di Napoli

Dopo Le nozze di Figaro in scena nella stagione 2015/16, Mario Martone prosegue con Mozart, mettendo in scena uno spettacolo che si protende verso la platea attraverso dei bracci che avvolgono l’orchestra e che è costituito da un solo elemento scenografico, una tribuna. È un teatro fluido e non schematizzato per immagini definite, nel tentativo di far arrivare musica e parole dritte all’inconscio degli spettatori. Travestimenti, luoghi oscuri e porte smarrite serpeggiano lungo la partitura. Il congegno narrativo di quest’opera è un labirinto, stranamente più simile a una sceneggiatura che a un canovaccio teatrale.

 

Brescia, Teatro Grande – 30 settembre e 2 ottobre
Cremona, Teatro Ponchielli – 7 e 9 ottobre
Como, Teatro Sociale – 14 e 16 ottobre
Pavia, Teatro Fraschini – 21 e 23 ottobre
Pisa, Teatro Verdi – 29 e 30 ottobre 2022

Norma
Opera in due atti. Musica di Vincenzo Bellini.
Libretto di Felice Romani.
Prima rappresentazione: Milano, Teatro alla Scala, 26 dicembre 1831

Norma Lidia Fridman (30/9,2,7,9,14,21,30/10), Martina Gresia (16,23,29/10)
Adalgisa Asude Karayavuz (30/9,2,7,9,14,21/10), Veta Pilipenko (16,23,29,30/10)
Pollione Antonio Corianò
Oroveso Alessandro Spina
Clotilde Benedetta Mazzetto
Flavio Raffaele Feo

Direttore Alessandro Bonato
Regia Elena Barbalich

Scene e costumi Tommaso Lagattolla
Luci Marco Giusti 

Maestro del coro Massimo Fiocchi Malaspina

Coro OperaLombardia
Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano

Coproduzione Teatri di OperaLombardia e Teatro Verdi di Pisa

Nuovo allestimento

Opera caratterizzata da tinte fosche e acerbi contrasti sia musicali che drammaturgici, pone al centro la figura femminile di Norma, personaggio contraddistinto da una forza di carattere prorompente, di cui Bellini e il librettista Felice Romani tratteggiano tutte le innumerevoli sfaccettature. La regia è stata affidata a uno sguardo anch’esso femminile, quello di Elena Barbalich, che dà particolare importanza anche alla Norma madre. L’idea della madre è connessa anche a quella di terra e di natura. Per questo il mondo dei Druidi è caratterizzato attraverso un’istallazione che rappresenta un’entità affettiva e al contempo biologica, un’essenza incantata e impalpabile, una presenza sovrannaturale, organica, quasi viva, che respirerà con gli eventi rappresentati: un mondo indistinto e corporeo, quello delle passioni di Norma che bruceranno lo spazio rigido di Pollione spalancando il confine dell’opera sul melodramma del futuro.

 

Cremona, Teatro Ponchielli – 4 e 6 novembre
Como, Teatro Sociale – 10 e 13 novembre
Brescia, Teatro Grande – 18 e 20 novembre
Pavia, Teatro Fraschini – 24 e 27 novembre

La Gioconda

Melodramma in quattro atti. Musica di Amilcare Ponchielli.
Libretto di Arrigo Boito.
Prima rappresentazione: Milano, Teatro alla Scala, 8 aprile 1876

La Gioconda Rebeka Lokar
Laura Adorno Teresa Romano
Alvise Badoero Simon Lim
La Cieca Agostina Smimmero
Enzo Grimaldo Angelo Villari
Barnaba Angelo Veccia
Zuàne Alessandro Abis
Isèpo Francesco Pittari
Un cantore Francesco Azzolini
Un pilota Maurizio Pantò
Un barnabotto Nicolò Rigano
Una voce Dario Righetti
Un’altra voce Jacopo Bianchini

Direttore Francesco Ommassini
Regia e scene Filippo Tonon

Costumi Filippo Tonon e Carla Galleri
Luci Fiammetta Baldiserri

Coreografia Valerio Longo

Maestro del coro Ulisse Trabacchin

Orchestra e coro della Fondazione Arena di Verona
Coro di voci bianche A.LI.VE. diretto da Paolo Facincani

Coproduzione Teatri di OperaLombardia, Fondazione Arena di Verona, Teatro Sloveno di Maribor

Nuovo allestimento

A mettere in scena il dramma veneziano sarà il regista, scenografo e costumista Filippo Tonon, che vanta una lunga esperienza come assistente alla regia di importanti registi d’Opera come Zeffirelli, Pizzi, De Ana, prima di lavorare come regista nei principali teatri d’opera italiani e internazionali, mentre a dirigere l’Orchestra della Fondazione Arena di Verona sarà Francesco Ommassini, dal 2019 direttore residente dell’orchestra. Quando La Gioconda andò in scena nel 1876, l’Italia aveva cominciato a sentire le influenze di un nuovo movimento letterario, il Verismo, ed è proprio in quell’epoca che Tonon sceglie di rappresentare la vicenda, puntando sulla storia non politica, ma più personale fatta di amore, di male fine a se stesso, di desiderio di negatività, di solitudine, ambientata in una Venezia decadente, rappresentativa di un potere malato, sospettoso, fatto di spie, detenuto da un’aristocrazia che opprime il popolo.Pavia, Teatro Fraschini – 18 e 20 novembre

 

Como, Teatro Sociale – 13 e 15 gennaio
Cremona, Teatro Ponchielli – 20 e 22 gennaio
Bergamo, Teatro Donizetti – 27 e 29 gennaio

Napoli Milionaria!

Dramma lirico in tre atti. Musica di Nino Rota.
Libretto di Eduardo De Filippo, tratto dalla sua omonima commedia.
Edizioni: Schott Music GmbH & Co. KG, Mainz. Rappresentante per l’Italia: Sugar Music, Milano.
Prima rappresentazione: Spoleto, Teatro Nuovo, 22 giugno 1977

Gennaro Iovine Mariano Buccino
Amalia, sua moglie Clarissa Costanzo
Maria Rosaria, figlia Maria Rita Combattelli
Errico “Settebellizze” Riccardo Della Sciucca
Amedeo, figlio Marco Miglietta
Johnny, sergente americano Francesco Samuele Venuti
Adelaide Schiano  Giovanna Lanza
Assunta, sua nipote Sabrina Sanza
Pascalino “o pittore” Roberto Covatta
O’ miezzo Prevete Giuseppe Esposito
Il Brigadiere Ciappa / Il maresciallo Alberto Comes
Riccardo Spasiano Graziano Dallavalle
Peppe o’cricco Pasquale Greco
Federico  Francesco Cascione
Donna Peppenella Sara Borrelli *
Donna Vinzenza Maria Luisa Bertoli *
Una donna del popolo Maria Paola Di Carlo *
Una guardia Christian Magrì *
Rituccia Da definire

* Artisti del Coro

Direttore James Feddeck
Regia Arturo Cirillo

Scene Dario Gessati

Costumi Gianluca Falaschi
Ripresi da Anna Missaglia

Luci Fiammetta Baldiserri

Coreografo e Assistente alla Regia Oliviero Bifulco
Maestro del coro Diego Maccagnola

Coro OperaLombardia
Orchestra I Pomeriggi Musicali

Allestimento del Festival della Valle d’Itria di Martina Franca ripreso dai Teatri di OperaLombardia

Ultima opera del grande compositore milanese, tratta dalla commedia omonima di De Filippo, vide la luce nel 1977 a Spoleto, con la regia dello stesso Eduardo. Accolta freddamente dalla critica, è stata fortunatamente rivalutata e fa ormai parte del repertorio lirico più rappresentato della seconda metà del secolo scorso, anche grazie a questa produzione del Festival della Valle D’Itria che i Teatri di OperaLombardia hanno deciso di riproporre.

Alla famosa opera cinematografica e teatrale di De Filippo, Nino Rota affianca sonorità che vanno dalla canzone napoletana al verismo, dal jazz al musical, con l’inconfondibile talento melodico che ha portato Rota ad essere uno dei più affermati compositori di musiche per il cinema.

 

Cremona, Teatro Ponchielli – 2 e 4 dicembre
Como, Teatro Sociale – 9 e 11 dicembre
Brescia, Teatro Grande – 16 e 18 dicembre
Pavia, Teatro Fraschini – 12 e 14 gennaio

La Traviata

Melodramma in tre atti. Musica di Giuseppe Verdi.
Libretto di Francesco Maria Piave.
Prima rappresentazione: Venezia, Teatro La Fenice, 6 marzo 1853

Violetta Valéry Francesca Sassu (9/12), Cristin Arsenova (11/12)
Alfredo Germont Valerio Borgioni (9/12), Vincenzo Spinelli (11/12)
Giorgio Germont Vincenzo Nizzardo
Flora Bervoix Reut Ventorero
Annina Sharon Zhai
Gastone Giacomo Leone
Il barone Douphol Alfonso Michele Ciulla
Il marchese d’Obigny Lodovico Filippo Ravizza
Il dottor Grenvil Nicola Ciancio

Direttore Enrico Lombardi
Regia Luca Baracchini

Scene Francesca Sgariboldi
Costumi Donato Didonna

Luci Gianni Bertoli

Maestro del coro Massimo Fiocchi Malaspina

Coro OperaLombardia
Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano

Coproduzione Teatri di OperaLombardia e Fondazione Rete Lirica delle Marche

Il team creativo ha pensato ad una tragedia dell’intimità che ha al centro una protagonista incapace – lei per prima – di accettare se stessa e la sua storia. Nel passato di Violetta c’è una scelta di genere, un atto di auto-determinazione che ha portato con sé anche il senso di colpa per la propria doppia natura, interiorizzazione del giudizio esterno e della sua paura. La vittima arriva a comprendere e infine condividere il pregiudizio che l’accompagna e per una transessuale, splendida e persa in un popoloso deserto, non c’è che il sesso e il suo ricco mercato. Alla complessità psicologica della protagonista si contrappone – e inevitabilmente attrae – la superficiale inesperienza di Alfredo, un ragazzo più giovane e dal background ben agiato. Questa coppia stranamente assortita si muove in un mondo di elitari conformati e quasi anonimi, ben più interessati alla maligna bizzarria della vicenda che alla reale sorte dei diretti interessati.

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